Il tornitore

Ho frequentato (con scarsissimi risultati) una delle università più prestigiose d'Italia, una disciplina tecnica. Ingegneria, per farla breve. Passavo quasi tutto il tempo sui libri a memorizzare formule e numeri, ho sempre avuto la sensazione che per laurearsi bene e in tempi brevi la dote più importante fosse la memoria, passare un esame in fondo significava saper recitare a memoria tutta una serie di nozioni, snocciolare formule e dimostrazioni senza aver necessariamente capito, capire era optional.
Io avevo scarsa memoria e non ero abbastanza intelligente per capire davvero quindi i miei risultati non erano certo brillanti.
Ricordo però che in un paio di occasioni ci hanno fatto visitare delle fabbriche vere, con lavoratori veri e siamo entrati in contatto con il mitico tornio. Ora, per noi studenti di ingegneria, finire a fare i tornitore significa aver fallito, essere così stupidi da non essere in grado di progettare, dirigere, pensare ma solo di eseguire. Il tornio ci sembrava una macchina semplicissima, quasi banale, chiunque era in grado di adoperarla.
Quanto sbagliavamo.
Il fatto è che fin da allora l'università era indietro, ci facevano vedere torni come quello della foto ma una moderna torneria è ben altra cosa, le macchine sono molto sofisticare e per farle funzionare... bè ci vuole cervello, non certo braccia.

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