Quando le idee diventano progetti: Gola Gola! Food&People Festival

“Chi risiede su un territorio spesso conosce intimamente il suo valore, ma ciò che è importante è che questo valore possa essere trasferito all’esterno”
Nasce da questa considerazione l’idea del Gola Gola! Food&People Festival oggi progetto concreto e pronto alla sua prima edizione.

Una considerazione nata oltre due anni fa dalla consapevolezza che Parma e il suo territorio hanno un VALORE legato ad un asset portante del tessuto economico, che è quello dell’agroalimentare e dalla convinzione, nonché necessità, di rivedere le strategie di sviluppo territoriale, proprio a partire da quel valore ponendolo come perno di sviluppo delle scelte future.

Su questa base una serie di iniziative che accompagnano il percorso del progetto, sino alla sua realizzazione il 10, 11, 12 giugno 2016.

Una di queste, la partnership in occasione di CIBUS, per la Presentazione della ricerca internazionale realizzata da Fabrizio Valente, Partner Fondatore di Kiki Lab – Ebeltoft Italy -­‐ Main Media Partner: Largo Consumo -­‐ per Cibus 2016 Identity -­‐ Food nel Risto-­‐Retail sull’analisi delle tendenze e dei casi più interessanti di operatori, italiani e internazionali, che hanno sviluppato con successo concept ibridi di Risto-­‐Retail che uniscono vendita e consumo, stimolando l’acquisto dei clienti con la degustazione immediata e con ambienti che si prestano allo storytelling molto più facilmente che nel retail tradizionale.

La promessa dell’identity-­‐food è chiara e forte: cibo legato a un territorio, a una tradizione, a una cultura.

Una strada che può rafforzare la garanzia di autenticità.

Autenticità di contenuto ma anche autenticità di valori, che si inserisce perfettamente nella filosofia di Gola Gola! Food&People Festival : un festival del cibo, dove il cibo non è il fine ultimo, ma l’affinità elettiva di una cultura, di un territorio, di un people appunto.

Il valore appunto, di un territorio.

Gola Gola! Food&People Festival – il progetto.

La genesi di questo progetto nel suo complesso è stata piuttosto innovativa.

E’ partito, infatti, dal basso, dai privati, attraverso uno studio di fattibilità, commissionato da un gruppo di nomi di riferimento nell’'imprenditoria del territorio : Guido Barilla -­‐ Vittorio Bertazzoni
-­‐ Guido Dalla Rosa Prati -­‐ Marco Ferrari – Francesco Mutti, che ha individuato in un festival dedicato al cibo e alla cultura del buon vivere lo strumento ideale per interpretare una strategia di rilancio.

Dall’idea si è potuto passare ai fatti grazie al supporto delle aziende, rappresentate, in primis, dall’Unione Parmense Industriali, che ci ha creduto fin dall’inizio e continua a sostenere il progetto anche in questa fase attuativa, a cui si sono affiancate, via via, tutte le principali istituzioni del territorio che insieme hanno dato vita a un Comitato Promotore che oggi annovera oltre 50 aderenti.

Il Comune di Parma, non è solo il Main Partner istituzionale, ma anche co-­‐organizzatore e ha inserito il Festival come uno degli eventi portanti nel dossier che ha consentito alla città di ottenere la nomina di Parma come Città Creativa della Gastronomia Unesco.

Il programma del Festival è stato generato dal lavoro di 4 gruppi creativi a cui hanno partecipato oltre 30 persone tra dipendenti, manager, titolari delle aziende che hanno aderito al Comitato Promotore del Festival e, particolarmente importante, la disponibilità di oltre 400 volontari, che si sono messi a disposizione per accogliere i turisti e collaborare alla realizzazione della manifestazione.

Il Festival parte, dall’ispirazione di uno stile di vita che era, è e deve restare, un elemento identitario della cultura italiana: quello per cui, da sempre, ci si siede intorno ad un tavolo e si socializza, si stringono accordi, si fa comunione, ci si confronta, insomma: si fa cultura del buon vivere.

Ecco allora che il cibo rappresenta il pretesto: per vedersi, stare insieme, aggiornarsi, divertirsi, discutere, confrontarsi, dibattere.

Al Gola Gola ! Food and People Festival il turista arriva attratto dal gusto, dalla possibilità di assaggiare prodotti, di imparare cose riguardo ai cibi, ma viene poi trattenuto da un’offerta di momenti, in cui la cultura, la storia, la musica, combinate con il cibo, gli consentono di divertirsi e gli assicurano l’esperienza del bel vivere.

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