I notai e il viagra

Prima che qualcuno con la querela settata su "raffica" mi scriva lasciatemi chiarire subito il titolo del post: non sto dicendo che i notai hanno bisogno del viagra in relazione alle loro prestazioni sessuali, non questo quello di cui volevo parlare.
Il fatto è che mi è cascato il mouse su questo vecchio articolo del corriere della sera in cui, in sostanza, si dice che i poveri notai sono costretti a un superlavoro per colpa del viagra.
Molti arzilli vecchietti infatti grazie alla magica pillola blu si son fatti delle compagne molto più giovani e sono in gradi di soddisfarle. Per un senso di gratitudine (o altro) si precipitano quindi a frotte dai notai a fare testamento in favore delle nuove giovani concubine.
Quello che l'articolo dimentica di dire è che i notai si fanno pagare per questo servizio, dubito che la redazione dei testamenti venga fatto pro bono.
Quindi qual è esattamente il problema? Guadagnano troppo? Vogliono un aumento per la scrittura di un testamento? Oppure c'è un'altra spiegazione...
Non è che in questo periodo di crisi si fanno meno compravendite di case e meno mutui e quindi i notai hanno meno entrate? Sicuramente avranno il loro bel da fare con le chiusure delle società ma magari stanno avendo un calo di fatturato. Non è che per caso l'articolo del corriere è uno spot per i notai? Non è che lo hanno scritto per far venire agli arzilli vecchietti la voglia di chiamare il notaio per fare testamento? Non è che hanno pensato che una bella fanciulla accasata con un diversamente giovane potrebbe casualmente leggere l'articolo e trarre l'ispirazione di portare dal notaio la sua dolce metà?
Mi sa che sto diventando complottista...

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