la tachipirina

Tra le invenzioni più meritorie della scienza medica del 20° secolo ci sarà pure la penicillina. Cose importanti per carità ma dopo 100 (diconsi cento) ore senza dormire, con una bimba di 14 mesi che urla tutta la notte con una potenza voce che pare amplificata come a un concerto dei Pink Floyd, dopo 100 ore senza chiudere un occhio non te ne frega un cazzo di morire per una banale infezione, vuoi solo qualcosa che la faccia smettere.
12 gocce di tachipirina, tante ne bastano. Forse l'unico medicinale tollerato anche dai pediatri più rompicoglioni (e privi di esperienza diretta coi bambini). Il dolore passa, smette di piangere, si addormenta e il giorno dopo sta meglio. E anche i genitori riescono a fare un sonnellino.
Dio benedica la tachipirina!

Commenti

Ambrogio ha detto…
Buongiorno,e complimenti per il Blog interessantissimo ! Avendo anche noi " un erede " , di 20 mesi, concordiamo pienamente sulle miracolose proprietà della tachipirina... una domanda: come sviluppate il bilinguismo della bimba ? Mia moglie è russa,il picolo capisce tutto sia in italiano che russo,ma ancora non parla se non mamma e papà.... mi interesserebbe molto avere consigli e dritte da genitori che ci sono passati prima di noi...
Grazie per l'attenzione.Cordialmente A.Marinoni
Pieru ha detto…
Ciao e grazie per i complimenti!
All'epoca usavamo regole ferree che credo l'abbiano aiutata nello sviluppare le due lingue. La madre parla una sola lingua, il padre pure.
In casa si parla solo in una lingua, fuori ovviamente parlavamo in italiano.
Il resto è venuto da solo ma posso dirti che, rispetto agli altri bambini, credo che la mia abbia iniziato a parlare leggermente più tardi. Non so dirti se dipendeva dal bilinguismo, leggendo vari libri avevo scoperto che statisticamente non era raro un leggero ritardo e che non era per nulla preoccupante.
Pero di esserti stato utile :)
Ambrogio ha detto…
Ciao, grazie per la risposta. A che età ha cominciato a parlare la vostra bimba ? e che lingua ha " scelto " la prima volta per iniziare ad esprimersi ? siamo curiosi di vedere come convivranno due lingue cosi diverse tra loro.... se tutto va bene stiamo pensando di visitare il Giappone il prossimo aprile,se le tariffe aeree non saranno esorbitanti ! Grazie ancora,un caro saluto
. Ambrogio
Pieru ha detto…
Ciao Ambrogio,
ci hanno detto che le bambine iniziano a parlare un po' prima dei maschietti, non so quanto questo sia vero, forse è solo un luogo comune ma se non mi sbaglio di grosso sui venti mesi nostra figlia qualche parola già la diceva. Come il vostro bimbo capiva parecchio e le prime parole sono state "pappa" e "mamma" che si possono usare anche in giapponese ma direi che erano prevalentemente italiano. Per la cronaca la primissima parola è stata "no!" in italiano ma questo credo sia legato al suo carattere rompiscatole :D
Le prime frasi complete sono state in giapponese, forse perchè passava un po' più di tempo con la mamma ma non c'è stato ritardo per l'italiano: ha cominciato subito dopo.
Come ti dicevo le regole ferree servivano alla bambina ma, all'inizio, sono state utili anche per noi dato che con i primi suoni non si capiva niente, nemmeno in che lingua stava provando a esprimersi quindi noi tiravamo dritto dicendo che se parlava alla mamma doveva essere giapponese e se parlava a me italiano.
Il figlio di una coppia di nostri amici, anche nel loro caso lui italiano e lei giapponese e residenti in Italia, fino ai 4 anni praticamente parlava solo in italiano, probabilmente per il fatto che la mamma riusciva a passare pochissimo tempo insieme a lui.
Insomma io ti parlo di esperienze isolate sperando che questo possa esserti utile ma non credo esista una regola generale e non credo sia il caso di preoccuparsi. Ricordo che anche io all'inizio ero un po' in apprensione perchè altri bambini già parlavano quando lei era ancora muta ma poi, appena ha cominciato, è stato uno tsunami di parole e di rumore e da allora l'inquinamento acustico di casa è schizzato alle stelle: non stava mai zitta :D

Il Giappone in aprile è il massimo, io ci sono stato una volta in coincidenza con la fioritura dei ciliegi ed era di una bellezza unica. Il volo non è economicissimo, soprattutto quello diretto che viaggiando con un bimbo piccolo non è un lusso ma qualcosa di utile ma, se tenete d'occhio un po' di offerte e siete disposti a fare uno scalo, si riesce a trovare anche a prezzi ragionevoli.