
Quello che mi affascina più di ogni altra cosa di questo è la distanza dall'Italia. Non mi riferisco alla distanza geografica che è relativa (il volo diretto dura 12 meravigliose ore di sonno e filmoni di quasi anteprima) ma alla distanza culturale che non è mai come quella che mi immagino.
Prima di arrivare in giappone per la prima volta avevo in mente il classico stereotipo che ci propone la propaganda televisiva: un paese pieno di gente stressata, di robot dediti al lavoro che si ammassano nella metropolitana e poi ho scoperto che non è affatto così. Ogni angolo di strada è una sorpresa, ogni mese dell'anno regala atmosfere e emozioni diverse, ogni persona che conosco mi sorprende per 1001 motivi.
Questa foto per esempio rappresenta due dei simboli più classici del Giappone: un tempio con i tetti sovrapposti (che noi chiamiamo erroneamente pagoda) e un albero di ciliegi in fiore che p un simbolo particolarmente amato dai giapponesi.
Commenti
Ciao!
In ogni caso il Giappone resta molto affascinante anche per un breve viaggetto ... te lo consiglio comunque!
la pagoda è la torre tipica dei templi buddisti del sud est asiatico che effettivamente hanno il tetto fatto in quel modo: a strati curvi e sovrapposti.
In ci sono ancora molte case che hanno il tetto con quella forma. Mi dicono che in realtà è molto scomodo per costi di costruzione e soprattutto di manutenzione ma se non stiamo parlando di templi (o edifici di culto) la pagoda non c'entra.