Per la serie come non si dovrebbe lavorare ... aneddoto: mesi fa mi viene la fissazione dell'article marketing e con l'amico Daniele mettiamo in piedi questo sito di article marketing. Registriamo il dominio, individuiamo il cms adatto e ci mettiamo a lavorare. Il giorno dopo mi viene un'idea per un nome carino per un ipotetico sito di article marketing in inglese, lo registro, monto anche lì il cms e me ne dimentico.
Nelle settimane e nei mesi seguenti lavoriamo pazientemente al sito italiano. Grafica, gadget, un minimo di promozione. La maggior parte del lavoro consiste (ovviamente) nel trovare articoli da mettere, i primi li scriviamo noi stessi e poi qualcosa comincia ad arrivare. Nella maggior parte dei casi sono articoli che non possiamo approvare perchè, fin dall'inizio, abbiamo deciso di non cedere alla facile tentazione dell'approvazione a raffica, tanto per aumentare i contenuti, ma di puntare sulla qualità. Di siti ormai ne abbiamo tanti, uno più uno meno non fa troppa differenza e la scommessa era di tenere alto il livello degli articoli accettati a differenza di quanto abbiamo visto succedere su altri siti italiani partiti con ottime intenzione e persi poi per strada.
A distanza di mesi ci prepariamo a festeggiare il centesimo articolo approvato, una meta sudata e ottenuta con difficoltà.
A quel punto il neurone che mi è rimasto si accende e mi ricordo dell'altro si, quello in inglese che giace abbandonato.
Accedo al backend e trovo 1992 articoli in attesa di approvazione.
Premesso che la maggior parte degli articoli era spazzatura e che moltissimi sono articoli inviati con sistemi automatici e sono testi creati in automatico da appositi software, resta comunque impressionante il numero! Il sito in inglese aveva un solo link che devo aver messo praticamente in automatico, niente altro, nulla, zero assoluto.
Tutto ciò mi ha ricordato ancora una volta quanto sia piccolo il web che noi vediamo in Italia, un piccolo stagno a confronto con l'immenso oceano che c'è la fuori.
Nelle settimane e nei mesi seguenti lavoriamo pazientemente al sito italiano. Grafica, gadget, un minimo di promozione. La maggior parte del lavoro consiste (ovviamente) nel trovare articoli da mettere, i primi li scriviamo noi stessi e poi qualcosa comincia ad arrivare. Nella maggior parte dei casi sono articoli che non possiamo approvare perchè, fin dall'inizio, abbiamo deciso di non cedere alla facile tentazione dell'approvazione a raffica, tanto per aumentare i contenuti, ma di puntare sulla qualità. Di siti ormai ne abbiamo tanti, uno più uno meno non fa troppa differenza e la scommessa era di tenere alto il livello degli articoli accettati a differenza di quanto abbiamo visto succedere su altri siti italiani partiti con ottime intenzione e persi poi per strada.
A distanza di mesi ci prepariamo a festeggiare il centesimo articolo approvato, una meta sudata e ottenuta con difficoltà.
A quel punto il neurone che mi è rimasto si accende e mi ricordo dell'altro si, quello in inglese che giace abbandonato.
Accedo al backend e trovo 1992 articoli in attesa di approvazione.
Premesso che la maggior parte degli articoli era spazzatura e che moltissimi sono articoli inviati con sistemi automatici e sono testi creati in automatico da appositi software, resta comunque impressionante il numero! Il sito in inglese aveva un solo link che devo aver messo praticamente in automatico, niente altro, nulla, zero assoluto.
Tutto ciò mi ha ricordato ancora una volta quanto sia piccolo il web che noi vediamo in Italia, un piccolo stagno a confronto con l'immenso oceano che c'è la fuori.
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