Il blog del ministro

Clemente Mastella ha aperto un blog, qui su blogspot. Praticamente è diventato un mio vicino di casa ...
E' bellissimo, ed è la chiara dimostrazione che i nostri politici sono troppo vecchi e troppo lontani dalla realtà, Mastella evidentemente non conosce le regole del gioco ed è stato molto mal consigliato. Mette la moderazione ai commenti e ne cancella parecchi ma non è questo il punto.
Dal blog (piuttosto noioso) mi sembra che Mastella cerchi di difendersi da due accuse:
1) non è stato lui a volere l'indulto
2) tutti i suoi "privilegi" sono in realtà figli di diritti, non c'è stato nessun abuso.

Bene sono convinto che il ministro abbia ragione. Se lui e tutti gli altri vecchi che siedono in parlamento a vario titolo verranno finalmente mandati a casa (a lavorare, spogliati di tutti questi stramaledetti diritti acquisiti) verrà fatta una cosa ingiusta.
Legando il nome di Mastella all'indulto viene fatta una cosa ingiusta.
Bene a me personalmente non me ne frega niente, ben altre ingiustizie mi preoccupano. Vorrei che a tutti i politici venissero immediatamente levate pensioni, stipendi, emolumenti, autoblu, rimborsi, barbieri e ristoranti gratuiti. E' ingiusto, mi rendo conto, ma ci sono altre persone che ne hanno più bisogno.
Vorrei eliminare le province, vorrei ridurre il numero dei politici di professione a un terzo, vorrei privatizzare tutte le industrie di stato che al momento sono solo ed esclusivamente un parcheggio per gli amici dei politici. Gli amici VIP vengono parcheggiati nei consigli di amministrazione, gli amici pezzenti finiscono in qualche ufficio. Posti di lavoro? Chiamiamoli col loro nome, buste paga, stipendi, mazzette legalizzate erogate mensilmente.
Basta, signor ministro. Se lei e i suoi colleghi sarete vittima di una ingiustizia non mi straccerò le vesti e non scenderò in campo in sua difesa. Se perderete il diritto alla pensione (diritto acquisito) non mi dispiacerà neanche un po'. Se alla fine del mese invece delle cifre vergognose che avete adesso vi ritroverete un salario proporzionato a quello con cui i cittadini vostri elettori ogni mese, faticosamente, riescono a sbarcare il lunario non protesterò e credo che pochi lo faranno.
Voglio che molti dei suoi colleghi siano vittime di una profonda ingiustizia e diventino disoccupati. Molte aziende chiudono, operai, impiegati quadri e dirigenti si ritrovano senza lavoro. Succederà anche a qualche decina di migliaia di politici? Lo spero tanto signor ministro.
Buon blog.

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