Una partenza intelligente

Invecchiando sto scoprendo che il concetto di partenza intelligente che avevo fin da giovane è probabilmente quello giusto. Ricordo da bambino quando si partiva per il mare ... macchina caricata e pronta fin dalla sera prima, sveglia prima dell'alba, un'ora e mezza solo per riuscire a preparare il caffè, 15 minuti per raggiungere la tangenziale (eccerto, chi cavolo ci deve essere per strada alle 4 di notte??) altri 15 per il casello, 40 minuti per tornare indietro a chiudere il gas, l'acqua della lavatrice o qualche altra diavoleria, un'ora per tornare nuovamente al casello e via discorrendo.
La partenza intelligente che tanto propaganda la società autostrade è intelligente sì ma ... per chi? Bah. Io preferisco svegliarmi quando non ho più sonno (e non quando suona la sveglia) soprattutto se devo guidare per parecchi chilometri. Preparare bagagli e macchina con calma, verificare accuratamente di aver chiuso tutto quello che c'è da chiudere e preso tutto quello che c'è da prendere quindi partire (normalmente nel tardo pomeriggio) quando tutti gli altri sono già arrivati o quasi. Lo so che così ci rimetto mezza giornata di vacanza ma sti gran cazzi. Se per mezza giornata di ferie devo farmi 4 ore di colonna in autostrada passo la mano, le ferie dovrebbero servire a riposarsi non ad aumentare lo stress.
Anche per il miniponte che sono riuscito a fare (per il primo maggio), l'applicazione della partenza intelligente di Pier ha prodotto i risultati sperati, quasi nessuna fila nè all'andata nè al ritorno.
Un po' di fila c'era a dir la verità alla barriera di Milano martedì primo maggio, mentre tornavo, ma non mi riguardava perchè in macchina ho il telepass e le file erano solo per i casellanti e le carte di credito.
A questo proposito ricordo che qualche anno fa (ancora ai tempi delle rimpiante lire) si era formata una fila di proporzioni bibliche alla barriera di Milano e la troupe di un telegiornale si era divertita a intervistare gli automobilisti in fila. La domanda era sempre la stessa: "avete un bancomat? Come mai non andate nell'apposita pista dove non c'è nessuno?". Alla prima domanda la risposta era invariabilmente "sì" ma alla seconda non rispondeva quasi nessuno (e rimanevano tutti in fila a lamentarsi ansiosi di pagare in contanti).
Sempre rimuginando su questa faccenda pensavo che il telapass in fondo è una bella evoluzione, permette di risparmiare tempo ma anche denaro? Uhmmmm So che la ditta paga un canone mensile per la macchinetta (niente di che, 10 euro al mese mi pare ma comunque paga). La società autostrade invece? Certo avrà investito in tecnologia ma quanto sta risparmiando in casellanti, cassa integrazione, cause, assenteismi e altre amenità? Non sarebbe carino fare a metà di questo risparmio visto che sono proprio gli utenti a permetterlo?

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